A 6 anni ho iniziato a giocare a calcio, in altre parole ho iniziato a praticare il valore di “portare rispetto”.
Nel percorso della vita, non capiamo automaticamente cosa voglia realmente dire questa parola e abbiamo bisogno della famiglia che ci istruisca a riguardo e ci insegni lungo la strada della vita, passo dopo passo. Avevo 20 anni quando in una tarda mattina mio padre, senza alzare il tono di voce, si mise accanto a me e sul letto ancora sfatto mi disse: “Ricordati che mancare di rispetto verso il lavoro, significa non tanto mancare di rispetto a chi ti riconosce un compenso ma, in quel momento, stai soprattutto mancando di rispetto a te stesso ed al tuo percorso di crescita. Se vuoi fare qualcosa nella vita, meritatela“.

Lavoro con Rispetto, Rispetto col Lavoro.
Perchè queste due parole spesso non riescono a coesistere? Perchè non cerchiamo di impegnarci nel capire a fondo come si possa approcciare il mondo del lavoro e quello della vita con rispetto gentile? Ogni persona che incontriamo ha una storia diversa, ha un percorso diverso che nessuno può sapere fino a quando gentilmente non siamo entrati in sintonia con essa. Nessuno ha il diritto o il dovere di mancare di rispetto agli altri, non è un’attitudine richiesta in nessun contratto. Servire gli altri è l’atto più nobile che ci sia, dedicare tempo agli altri è il regalo più grande che si possa fare.

Il rispetto è il premio più bello che si possa dare
Il rispetto si crea fin da piccoli, si crea nei giochi, nelle relazioni, nelle amicizie, negli amori e nel lavoro. Ricordate quando eravamo piccoli al bordo di un prato verde, guardando gli altri giocare? Stavi lì, fermo, nella speranza che qualcuno ti vedesse, ti notasse, che qualcuno ti ponesse la fatidica domanda ” Hei bambino, vuoi giocare?”.
Dovremmo farci più domande, capire che c’è sempre qualcuno da aiutare e da comprendere.
Qualcuno che a volte ha bisogno solo di essere ascoltato perchè la giornata gli è franata totalmente addosso. E perchè no, capire che spesso quella persona da aiutare ed ascoltare sei tu stesso. Wikipedia definisce il Rispetto come la considerazione speciale che si dà a qualcuno o a qualcosa, si riconosce come valore sociale e speciale. Ma secondo Voi è corretto usare la parola speciale? Credo fortemente che il valore reale risieda in noi stessi, nel come si decida di approcciare alla vita, e di come ci si voglia maggiormente bene. Talvolta un sano egoismo formativo serve ad accrescere la nostra consapevolezza ed aiuta a migliorarci a favore degli altri risultando capaci di esprimere gentilezza con rispetto per tutti, senza fare differenze di alcun genere.
Approcciare il Lavoro con Rispetto, per me, significa Lavorare con Rispetto. Puoi invertire le due parole ma il risultato non cambia.

E’ una filosofia di vita che con impegno e devozione voglio rispettare e migliorare ogni giorno.

42 anni, nasco a Firenze e faccio del mio percorso sportivo uno spirito di vita che applico al mondo del lavoro. Ho girato il mondo con varie esperienze internazionali nell’hospitality fino al rientro in Italia, dove sposo il progetto di Starbucks precisamente a Milano. Volevo fare qualcosa per la città, cambiare la mia vita e aiutare gli altri. Penso che questa meraviglisoa azienda mi ha dato questa possibilità di esser pienamente me stesso. Cerco di portare la gentilezza e la cura del dettaglio ovunque, come mi ha insegnato mio padre.
1 comment
Riva Zamero
We rise by lifting others.