Lavoro, con rispetto

La capacità di adattarsi

“La via giusta è simile all’acqua che, adeguandosi a tutto, a tutto è adatta.”

Vito Mancuso

Nell’arte, nel proprio percorso educativo, nel rapporto con la tecnologia e, soprattutto, nelle relazioni umane, la capacità di adattarsi alle diverse situazioni che la vita ci fa trovare sul nostro cammino è assolutamente fondamentale per stare bene con il prossimo, con sè stessi e per raggiungere i propri obiettivi di vita.

La forza dell’adattamento senza perdere la propria identità. Un po’ come un camaleonte!

L’adattamento non è mai stato insegnato sui banchi di scuola, ed è sempre stato un errore. La maggior parte dei nostri problemi sono generati dal rapporto con gli altri e dunque determinati dal nostro comportamento. Mamma e Papà ci dicevano sempre: “Comportati bene a scuola, con la maestra ed i tuoi compagni. Mi raccomando, non mi fare arrabbiare“. Tutti quanti abbiamo sentito almeno una volta queste parole e tutti, da adulti, le ricordiamo con grande nostalgia.

Un bel modo per riassumere le mie parole 🙂

Ebbene sì, questa era già una di quelle che oggi chiameremmo Life Skills. Ma quanto sono importanti oggi queste capacità al mondo d’oggi? Ve lo dico io: tantissimo! Pensate che bello poter stimolare nei bambini la creatività, la predisposizione a lavorare in team, l’alfabetizzazione tecnologica, l’imparare ad asoltare, il saper comunicare, il pensiero critico. Ma che mondo meraviglioso sarebbe?

Durante il percorso di crescita, spesso ci nascondiamo dietro al “sono così e non cambierò mai“, con la scusa che la nostra famiglia ci ha cresciuto in un modo e noi ne siamo il risultato: ma chi ha detto che non possiamo cambiare? Oppure, chi ha detto che non possiamo imparare ad adattarci a ciò che ci circonda senza perdere assolutamente la nostra identità?

Mi capita spesso di parlare con persone più giovani di me e resto ogni volta davvero affascinato dalle potenziali opportunità che riscontro in ognuno di loro. Ed ogni volta, cerco di far comprendere a loro l’importanza di quelle 7-8 Life Skills che ho citato sopra e che possono costruire, nutrire e fortificare ogni giorno di più. Proprio perchè la vita, ahimè, non va sempre come desideri.

Quando provo a spiegare le Life Skills 🙂

Poi, invece, quando trovo persone più grandi ed esperte di me provo quasi un sano senso di invidia per le skills che hanno maturato nel loro percorso e di come riescano a notare sfumature che io non riesco a captare. Ci rifletto, ci penso e cerco di farle subito mie, per poi metterle in pratica subito dopo rendendole parte del mio vissuto quotidiano.

Gli errori che possiamo compiere nelle relazioni umane sono infiniti e di vario genere ed è proprio da questi errori che possono nascere delle grandi opportunità. Con un po’ di sana umiltà e di continuo senso di adattamento, l’esperienza fa sì che nella vita di tutti giorni c’è sempre una possibilità di migliorare.

In questo articolo, vorrei far riflettere tutti, giovani e meno giovani, su quanto siano importanti le Life Skills ovvero quelle capacità attitudinali puramente dirette al miglioramento di tutte quelle capacità non meramente didattiche ma legate a processi, ad esempio, come la creatività, l’amore per la conoscenza, la curiosità. E di quanto sarebbe bello e importanti metterle anche nei processi di recruitment.

Perchè la mente è una cosa meravigliosa!

Ebbene sì, dovremmo insegnarle a scuola, ma anche nelle case, negli uffici, nei teatri, nei cinema, in ogni ambiente adatto a stimolare un processo di crescita. Dovrebbe essere “pane” da mettere in tavola. Avete presente quando ricevete una mail tosta o con toni leggermente più arroganti che lascia trapelare che qualcosa non va? Magari perchè abbiamo fatto qualcosa che ha creato un problema? In altre parole, c’è un conflitto nell’aria. Cosa facciamo puntualmente, o, per meglio dire, nel 99% dei casi? Rispondiamo tempestivamente senza controllare la punteggiatura, senza salutare, senza prestare attenzione alle parole che stiamo utilizzando e che in quel momento rappresentano noi stessi ed il messaggio che vogliamo far arrivare attraverso la tastiera. Talvolta modifichiamo il saluto da cordiali saluti a distinti saluti, come per far capire che ci stiamo “distanziando”.

In UK dicono così .. “Play the Game”.

Un quote che sottolinea bene il concetto del Play the Game!

Anche se condivido pienamente questa affermazione molto “british”, ho imparato proprio sulla mia pelle che serve imparare a ragionare sugli obiettivi invece che sui bisogni. Ma cosa sono gli obiettivi? Beh, se non li hai, questo è già un primo conflitto (interiore) che ti posiziona nel mezzo di un possibile scontro (in particolare con te stesso e verso gli altri). Gli obiettivi sono quei punti cardine necessari nella vita per imparare l’arte dell’adattamento. Per raggiungerli dovrai affrontare momenti difficili, sfide, orientamenti differenti e, soprattutto, dovrai confrontarti con te stesso.

Nessuno di noi è perfetto e nessuno di noi avrà mai la capacità di non compiere errori.

Quindi, basta ragionare sui bisogni. I bisogni, e dunque anche gli istinti, sono quelle necessità personali che dobbiamo imparare a gestire meglio e che, a volte, vanno controllati per evitare di generare un conflitto. Immaginate di rispondere a quella mail fastidiosa in modo altrettanto brusco. Risultato? Un’altra mail ancora più difficile che porterà aumento di stress, perdita di lucidità e autostima e di conseguenza ad un conflitto chiamato “Effetto Collaterale”. Quest’ultimo non farà altro generare un ulteriore bisogno, che potrebbe riguardare il provare a ritrovare la serenità, la pace o di tornare a concentrarsi sul proprio tempo e sul proprio lavoro buttandosi alle spalle il conflitto. Probabilmente, in questo momento, starete leggendo pensando unicamente all’ambiente lavorativo o starete pensando a quella mail inviata troppo velocemente: tuttavia, negli affetti ed in tutte le relazioni interpersonali è sempre la stessa identica cosa.

“Presto che è tardi”, come diceva il Bianconiglio! La fretta, davvero una brutta bestia.

Analizza i bisogni e.. genera gli obiettivi!

A quella mail delicata rispondiamo a noi stessi con un “sai che c’è? Risponderò domani” oppure “esco a fare una passeggiata per riflettere un po’”. In questo modo, non perderemo mai d’occhio il nostro obiettivo principale: quello di fare le cose come vanno fatte, con intelligenza e calma e con l’obiettivo di portare a casa il risultato. Insomma, quei “goals” che ci daranno la possibilità di concentrarsi su un futuro di qualità e sugli interessi che ci rendono più felici.

Chiudiamo gli occhi per un attimo, torniamo bambini, e con la mente riascoltiamo le voci dei nostri genitori che ci dicevano di comportarsi bene. Forse, lo facevano solo per non arrabbiarsi oppure perchè volevano insegnarci a vivere ed affrontare la vita con maggiore saggezza preparandoci ad adattarci alle situazioni con lungimiranza senza mai perdere di vista i propri valori e la propria strada. E i propri obiettivi!

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