Cos’è e perché è nato Lusso Gentille
Quando io e Giampaolo andiamo in giro a raccontare Lusso Gentile, sono in pochi coloro che riescono a capire fino in fondo l’essenza del progetto. Scopo divulgativo? Formativo? Culturale? Forse, quando abbiamo pensato di creare Lusso Gentile, l’obiettivo principale risiedeva nel focalizzarsi sulla riscoperta graduale delle relazioni umane nel magico mondo dell’ospitalità. Poi, andando avanti, ci siamo accorti che i settori da abbracciare con questa filosofia potevano e dovevano essere ben di più! Dagli hotel alla mondo del fashion, passando per tutti quegli ambienti in cui l’apporto della persona è assolutamente centrale: il lusso ispira e attira ed è per questo che, per restituire qualcosa, deve investire e fare un’opera di engagement sui giovani e per i giovani. Per un mondo migliore e perché il cambiamento parte dal basso.
NSPS: nice, smart people succeed!
Così come il lusso nei prossimi anni dovrà concentrarsi su una minore rigidità e, soprattutto, su senso di appartenenza, sartorialità – in termini di “attenzioni per le persone” – e sull’eleganza dell’empatia, le virtù manageriali dovranno andare, praticamente, nella solita direzione. Vedete che, alla fine, Lusso Gentile non è per niente un ossimoro? E non pensiamo soltanto ad un sistema ad una via: infatti, nel nostro mondo ideale, i soliti valori che si applicano con i propri Ospiti/Clienti vengono attivati in tutto l’ecosistema aziendale ed, in particolar modo, con i propri collaboratori. Insomma, gentilezza con i propri colleghi ma anche altri valori un po’ in disuso quali senso di riservatezza, discrezione e competenza vera – e non esibita. Forse perché “Leadership is about love” come dice Tom Peters? E perché no “Luxury is about love”? Come sempre, l’amore è al centro di tutto. O, parafrasando nuovamente Tom Peters “Love is the killer app”.
𝘊𝘳𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘪𝘯𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘣𝘳𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰.
È compito di tutti noi lasciare questo mondo ai posteri in una condizione un po’ migliore. E Lusso Gentile vorrebbe fare del “Giving Back” una best practice di tutte le aziende, soprattutto di quelle che possono creare ambienti di ascolto ispirazionali e motivazionali. Aziende che facciano dell’empatia, dello spirito collaborativo e della gentilezza le chiavi del successo nel lavoro. Aziende che si possano sentire davvero responsabili di ciò che succede dentro le proprie mura ma anche aldilà dei propri confini fisici e che vadano a praticare, nel proprio territorio, attività di valore per un miglioramento generale.
Una schiera di valori che deve rappresentare le aziende virtuose
Vogliamo davvero creare un pool di aziende virtuose che possano rappresentare una vera e propria aspettativa sul come si trattano le persone interne ed esterne, senza nessuna differenza. Perché, secondo noi, tutto è interconnesso e la gioia di uno è strettamente collegata a quello dell’altro. Un approccio olistico dove il lusso si rende persona, si ammorbidisce, si permea di valori nobili. Un lusso che accoglie con eleganza d’animo sia l’avventore interessato al proprio prodotto che il proprio collaboratore, favorendone la crescita professionale e personale.
Crediamo in un Lusso che si mette a disposizione degli altri. Per dare ispirazione, per far sognare, per includere.
Un Lusso Inclusivo
Ispirare per cambiare, per migliorare, per crescere. Ed è per questo che nel 2023 saremo in tante scuole con un progetto che porterà Lusso Gentile in giro per l’Italia. Per generare ambienti di valore, per favorire la “sostenibilità sociale” – ossia la possibilità per tutti gli studenti di accedere a percorsi di formazione di alto livello – e riavvicinare i giovani e i loro obiettivi di vita ad un mondo che, negli ultimi anni, ha visto un notevole allontanamento dai “mestieri dell’ospitalità”. E lavorare ai piani alti per far sì che una work-life integration possa essere possibile anche lì doveper molti anni è risultata una chimera. Insomma, si riparte dai giovani cercando di sottolineare il valore della gentilezza, dell’eleganza d’animo, del rispetto. Un gesto gentile e responsabile per utilizzare il mondo che tutti sognano per far sognare nuovamente qualcuno.
Dove si dirige Lusso Gentile: la costruzione di un team, il magazine, il podcast, una sede fisica
Abbiamo il dovere di creare un mondo migliore perché da certe posizioni, da certe aziende, con certe voci, si può cambiare e influenzare più facilmente il mondo che ci circonda. E si ha il dovere di farlo.
Che bello aver coinvolto così tante persone! Già nelle prossime settimane, potremo svelare il team che si occuperà di sviluppare Lusso Gentile e che ne creerà delle basi filosofiche e scientifiche ancor più solide per farne – speriamo di riuscirci – un vero e proprio fenomeno culturale. E attenzione: il mondo del Lusso Gentile non dovrà mai permettere che la parola gentilezza possa diventare di largo consumo – un po’ come sembra stia accadendo online – senza una reale ripercussione nella vita di tutti i giorni. Dobbiamo combattere per dare un senso profondo a questa parola che, tra l’altro, a volte viene fraintesa. In un rapporto gentile, un po’ come in un rapporto di amore, si hanno i conflitti, si litiga, si discute animosamente. Come ha scritto Gianrico Carofiglio “la pratica della gentilezza non significa sottrarsi al conflitto. Al contrario, significa accettarlo, ricondurlo a regole e renderlo un mezzo di possibile progresso e non un evento di distruzione”. Ad maiora, Lusso Gentile!
Toscano, Fondatore di Lusso Gentile e Direttore Generale del gruppo Talassio Collection che comprende il Grand Hotel Alassio 5*, il Residence San Marco – Alassio, l’Agriresort Galenzana all’Isola d’Elba ed una proprietà a Sanremo. Ho lavorato tre anni in Sardegna quando ero responsabile marketing del cluster italiano di Falkensteiner e la reputo ormai come una seconda casa! Mi piace mettermi alla prova in attività che spaziano dal marketing, soprattutto il digital, passando per il service e lo sviluppo prodotto. Nel tempo libero pratico meditazione e yoga e adoro viaggiare da backpacker, mi da’ un grande senso di libertà. Una volta all’anno parto per un mese: nel 2019 è stata la volta dell’India e, da quando conosco Sara, abbiamo iniziato a girare il mondo insieme. A novembre andremo in Nepal e, sinceramente, non vedo l’ora!
1 comment
Ilaria d'antonio
Wow sono sbalordita da ciò che leggo. Che dio vi benedica!